Eleonora Monguzzi
Nata a Milano nel 1992, vive e lavora a Carugate (Mi).
Nel 2012 si iscrive alla Scuola di Pittura dell’Accademia di Belle Arti di Brera di Milano dove comincia a muovere i primi passi alla scoperta di una propria identità artistica.
Nel 2016 consegue la laurea Triennale in Pittura.
Nel 2018 consegue laurea magistrale in Arti Visive – Pittura II Livello presso
l’Accademia di Belle Arti di Brera di Milano.
2018
Residenza, Altrovivere – Gilda dell’Arte, Costermano sul Garda (VR), a cura di Tiziana Viani e Laura Ghirlandetti.
2017
Fiera, ArtePadova 2017 – 28° Mostra Mercato d’Arte Moderna e Contemporanea, stand presso UFOFABRIK Contemporary Art Gallery (a cura di Mauro Defrancesco), Padova.
Mostra collettiva, 19 Premio Vittorio Viviani, Villa Brivio, Nova Milanese (MB), a cura di Associazione Culturale Libera Accademia di Pittura Vittorio Viviani.
Mostra collettiva, Osservatorio 9, Palazzo Mandelli, Arena Po (PV), a cura di Gaetano Grillo (Accademia di Belle Arti di Brera).
2016
Mostra collettiva, La musica da vivere, Circuiti Dinamici, Milano, a cura di Lorenzo Argentino e Sonia Patrizia Catena.
Mostra collettiva, Quindicesima edizione Premio Morlotti-Imbersago, Palazzo Comunale Imbersago (LC), a cura di Giorgio Seveso, Chiara Gatti, Michele Tavola.
Mostra collettiva, La città silente e i luoghi del silenzio, Circuiti Dinamici, Milano, a cura di Lorenzo Argentino e Antonia Guglielmo.
2015
Mostra collettiva, Racconti del corpo, Circuiti Dinamici, Milano, a cura di Lorenzo Argentino, Marina Falco e Laura Ghirlandetti.
Mostra collettiva, Reuse: Nutrition For Planet, Showroom RIVA1920, Cantù (CO), a cura di Battaglia Rosaria, Motta Ester, Vazzola Gabriele.
Mostra collettiva, Ancora nuovi segni, Spazio Espositivo Antonello da Messina, Legnano (MI), a cura di Santo Nania e Omar Galliani.
Opera selezionata per il concorso 9" Rosso
Vespero
2018
Pigmento su carta fatta a mano
9x9”
Testo a supporto dell'opera
Vespero
Rosseggia il cielo al tramonto
e si fa terra.
Ottantun centimetri quadri di carta imbevuta di pigmento rosso primario.
L’impressione di paesaggio diviene pretesto per indagare il colore in relazione al carattere materico della carta ottenuta da stratificazioni e sovrapposizioni, al fine di concepire un gesto che diventa segno, non dato dalla pittura bensì dalla grammatura del medium – al tempo stesso supporto.
Realizzare la carta è un rituale silenzioso, profuma di attesa.
Il pigmento viene sciolto in acqua insieme al composto cartaceo, in modo che le particelle di colore penetrino nella trama dello stesso. Compito del setaccio è di prelevare un sottile strato di composto, che verrà
appoggiato e tamponato – mediante una spugna – su un lenzuolo di cotone bagnato e steso su un piano d’appoggio; infine, lasciato asciugare.
Per un ritorno, nell’arte, alle pratiche artigianali ottenute con materiali naturali e di riciclo.
Per maggiori informazioni contattare il 3273371588