Andrea Schifano
Biografia
Andrea Schifano
Nato nel 1989 a Poggiardo (Le), attualmente vive e lavora a Lecce
Nel 2008 si diploma in Restauero delle opere Lignee presso l'I.S.A. Nino Della Notte, Poggiarddo (Le)
Nel 2016 si diploma in pittura presso l'Accademia di Belle Arti di Lecce .
Mostre personali
2011
- Personale “Il tempo e i ritratti”, a cura di “Associazione culturale SUM”, Casa Cantoniera Km97, Novoli (Le)
Mostre collettive
2018
- “Too Much – Esagerata(Mente)”, a cura di Massimo Nardi, Palazzo Marchesale, Santeramo in Colle (Ba)
- “Accademie In&Out”, a cura di Pippo Patruno e Franco Contini, MAAAC Cisternino (Br)
- “L’Arte in Vetrina”, a cura di NextArt Cultura, Maglie (Le)Mostre collettive
- Calendario Gutenberg 2018 | “Giovani Artisti” a cura di Massimo Bignardi, Centro Luigi di Sarro, Roma
2017
- “Incipit”, progetto di ABBAA di Lecce, Galleria Arca (Le)
- Premio Arte - Cairo Editore, Milano (Semifinalista)
- Premio Casciaro, Ortelle (Le)
2016
- PugliArtists - Ciclo di Mostre Internazionali di Arte Contemporanea, promossa da Agenzia per il Patrimonio Culturale Euromediterraneo, Ex Conservatorio S. Anna, Lecce
- Premio Ricerca ed Innovazione VI Edizione, Città di Monteroni di Lecce
- Premio di Pittura Antonio Laforgia, Fondazione Onlus A. Laforgia, Confartigianato, Bari
- Premio Emilio Notte, Ceglie Messapica
- Festival delle Culture Mediterranee I Edizione, Castello Spinola – Caracciolo, Andrano (Le)
2011
- Collettiva “Il Giardino dell’Arte”, a cura di “Associazione PromoArte”, San Cassiano (Le)
PRIZES
2018
– Calendario Gutenberg 2018 | Giovani Artisti, Centro Luigi di Sarro, Roma (Vincitore)
2017
– Premio Arte - Cairo Editore, Milano (Semifinalista)
– Premio Casciaro, Ortelle (Le) (selezionato)
2016
– Premio Emilio Notte, Ceglie Messapica (selezionato)
- Premio di Pittura Antonio Laforgia, Fondazione Onlus A. Laforgia, Confartigianato, Bari (Menzione di merito)
PUBLICATIONS
04/2018 La gazzetta del Mezzogiorno
Anno V n.4 Salento Review
10/2017 Quotidiano di Puglia
09/2017 Arte di G. Mondadori
ARTIST STATEMENT
Nei suoi dipinti ad olio, dettagli di forme e materie naturali, come se fossero osservati con una lente di ingrandimento, riconfigurano trame e orditi inaspettati” (A. M. Monaco). Questi lavori sono la ricerca, attraverso la pittura, di un processo di straniamento, di confusione. I soggetti sono a volte i dettagli di corpi umani, di elementi naturali della mia terra, o di qualsiasi cosa mi interessi in quel determinato momento, elementi che diventano delle superfici, in certi casi dei “paesaggi mentali”, dipinti attraverso un linguaggio oggettivo, iperrealistico, e ingranditi a dismisura, sino a occupare l’intera superficie della tela. L’effetto è allucinato, straniante, la prospettiva si annulla nell’ingigantirsi del soggetto che è privato del contesto in cui si trova e di conseguenza anche dei suoi connotati, privato della sua identità.
07/2016 Puglia Artigiana
11/2011 Qui Salento
Opera selezionata per il concorso 9" Rosso
(Senza titolo)
2018
Tecnica e materiali: cannucce e silicone
Misure 9x9"
Testo a supporto dell'opera
Nei suoi dipinti a olio, dettagli di forme e materie naturali, come se fossero osservati con una lente di ingrandimento, riconfigurano trame e orditi inaspettati (A.M. Monaco). Questi lavori sono la ricerca, attraverso la pittura, di un processo di straniamento, di confusione. I soggetti sono a volte i dettagli di corpi umani, di elementi naturali della mia terra, o qualsiasi cosa mi interessi in quel determinato momento, elementi che diventano delle superfici, in certi casi dei "paesaggi mentali", dipinti attraverso un linguaggio oggettivo, iperrealistico, e ingranditi a dismisura, sino a occupare l'intera superficie della tela. L'effetto è allucinato, straniante, la prospettiva si annulla nell'ingigantirsi del soggetto che è privato del contesto in cui si trova e di conseguenza anche dei suoi connotati, privato della sua identità.
Il lavoro presentato al premio fa parte di una nuova ricerca. Attraverso il riciclo creativo di cannucce da cocktail, ricerco delle atmosfere date dal colore e dalle trasparenze della plastica, ma anche una tridimensionalità, una struttura che rimanda a sistemi alveolari.